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L'arte di suonare la viola da gamba. Metodo in musica


Imparare a suonare la viola da gamba attraverso la musica stessa, addentrandosi fin dalle prime lezioni nel suo vasto repertorio storico: «L’arte di suonare la viola da gamba» offre allo studente sì un percorso rigorosamente progressivo verso le fondamenta della tecnica strumentale, ma lo avvia al tempo stesso alla musica d’insieme, al linguaggio specifico del repertorio rinascimentale e barocco, al fare musica. Il metodo è il risultato di una lunga esperienza nella pratica didattica. Per principianti d’ogni età.

Edizioni Carisch, ottobre 2010
In vendita nei negozi di musica e online (spartiti.biz).

INDICE:
Capitolo I Arco | 4 corde
Capitolo II Mano sinistra | prima posizione
Capitolo III Arco | 6 corde
Capitolo IV  Sx & dx
Capitolo V Cambiar corda
Capitolo VI  Legature
Capitolo VII Mezza posizione
Capitolo VIII  Barré del 1° dito
Capitolo IX  Salti di corda e accordi / 1
Capitolo X Tra mezza e prima posizione
Capitolo XI Dita affiancate
Extra  Johann Fischer, Partie a 2
Capitolo XII Posizione larga
Capitolo XIII Apri e chiudi
Capitolo XIV Seconda posizione
Capitolo XV Tra prima e seconda posizione
Capitolo XVI Doppie corde
Extra L’intavolatura
Capitolo XVII Terza posizione
Capitolo XVIII Terza posizione | passaggi
Capitolo XIX Salti di corda e accordi / 2
Capitolo XX Quarta posizione
Capitolo XXI Quarta posizione | passaggi
Le scale

DALLA PREFAZIONE:
L’acqua insegna a nuotare, la musica insegna a suonare. Da questa limpida ed evidente massima didattica discende inconfutabilmente che debba essere la musica stessa a guidare l’allievo nel suo percorso d’apprendimento, per attivare e incoraggiare – non frustrare e reprimere – la sua voglia di fare musica. Ecco perché questo metodo si presenta quasi quale silloge musicale, assemblata sì secondo l’imprescindibile criterio della sistematicità didattica, della lenta e graduale progressione tecnica, ma senza mai perdere d’occhio il gusto, inseguendo anzi il piacere che anche i brani più semplici possono dare. Il repertorio che la viola da gamba ha eseguito durante i secoli della sua storia è immenso: basta attingervi per trovare musica bella per ogni esigenza, per strumentisti d’ogni livello.
Poco altro resta da aggiungervi. Gli esercizi puramente tecnici non sono del tutto assenti da questo metodo, sono però concentrati sull’essenziale. Si troveranno alcuni brevi esercizi ad apertura dei capitoli che focalizzano l’attenzione sulle novità tecniche affrontate di seguito. I «riscaldamenti quotidiani», solitamente scale e arpeggi a note lunghe, da suonare a memoria e con l’occhio alle mani, invitano a concentrarsi ogni giorno sull’impostazione, la regolarità dell’arcata, la purezza del suono. Gli «esercizi ginnici» sono utili a rinforzare le dita della sinistra e a prepararle all’agilità. Non mancano infine alcuni brevi studi. Per chi cerca ulteriore materiale tecnico troverà nell’appendice le scale diteggiate con varianti ritmiche per esercitare le legature, le note ribattute, le note puntate, le riprese d’arco e via dicendo.
Il materiale raccolto fa sì che l’accento possa cadere fin dalle prime lezioni su alcune pecularità tecniche e musicali tipicamente violistiche: abbellimenti, dita tenute, accordi, doppie corde, etc. vengono trattati presto e ripetutamente; sul versante della lettura lo studente prenderà familiarità con i facsimili e l’intavolatura, e farà conoscenza con i vari segni per gli abbellimenti.
Quasi tutti i brani vengono riportati in versioni a due voci, per permettere all’allievo un costante riscontro con l’esecuzione dell’insegnante. Non di rado l’allievo stesso dovrà suonare la parte del basso per abituarsi ad accompagnare. Per promuovere ulteriormente la prassi della musica d’insieme tra gli allievi, le parti d’accompagnamento sono contrassegnate da numeri romani che fanno riferimento ai capitoli del metodo, indicando così il livello richiesto. Alla bisogna, queste parti possono fornire ulteriore materiale di studio.
Talvolta lo studente viene invitato a tornare ai capitoli precedenti, a eseguire le melodie già studiate in altre posizioni, o all’ottava superiore, oppure a eseguire altre voci di brani che già conosce. Si riduce così la dispersione nell’apprendimento del solfeggio e si facilita la messa a fuoco dell’intonazione.

Inizio del capitolo V «Cambiar corda», pp. 10-11

Inizio del capitolo V «Cambiar corda», pp. 10-11

Dal capitolo XV «Tra prima e seconda posizione», p. 57

Dal capitolo XV «Tra prima e seconda posizione», p. 57

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